Il confronto generazionale
Sondaggi - lunedì 30 Dicembre, 2013
E’ possibile individuare quali siano le caratteristiche utili – almeno nell’immaginario collettivo – a definire le giovani generazioni? E quali sono quelle degli adulti? La ricerca LaST (Laboratorio sulla Società e il Territorio) ha messo a confronto fra loro le diverse generazioni. Non solo chiedendo di sottolineare le peculiarità dei giovani, ma anche degli adulti. Ponendo così le valutazioni delle diverse generazioni allo specchio. Sono state proposte agli interpellati una serie di caratteristiche cui associare un voto (scala da 1 a 10). L’esito finale è una classifica che delinea gli elementi distintivi delle diverse generazioni che presenta molti spunti interessanti.
Un primo risultato dice che i giovani hanno caratteristiche più accentuate e individuabili rispetto agli adulti. Ovvero, sono le generazioni adulte a non avere tratti così distintivi come quelle dei più giovani. È sufficiente scorrere i punteggi assegnati nelle due classifiche per osservare la minore visibilità delle generazioni più mature. Se il valore medio dei tratti dei giovani è complessivamente 6,4, questo scende a 5,7 fra gli adulti. Dunque, più che i giovani, sono gli adulti a essere invisibili, meno precisabili. Perché fatichiamo a delimitarne i contorni. Forse perché gli adulti di oggi, quando si atteggiano con comportamenti simili ai giovani, perdono la capacità di essere un punto di riferimento: si assimilano.
Un secondo esito racconta che le giovani generazioni, rispetto agli adulti, si definiscono sia per aspetti positivi, che negativi, ma che quest’ultimi pesano leggermente di più. Le giovani generazioni sono decisamente digitali (8,6) e una risorsa per il futuro (7,5) nei confronti degli adulti (rispettivamente 5,1 e 6,1). Ma subito dopo annoveriamo tratti negativi come annoiati (7,3), viziati (7,1), frustrati (7,1), dipendenti (6,9) e isolati (6,1). Quelli positivi, come veloci (6,7) e innovatori (6,5), sono gli unici che ottengono la sufficienza. Dunque, i giovani sono sì più definibili rispetto agli adulti, ma tali caratteristiche sono colorate negativamente più che positivamente. A loro volta gli adulti si definiscono anch’essi per essere attivi (6,7) e una risorsa (6,1). Ma, soprattutto, per una condizione di frustrazione (7,3).