Tra identità e fiducia lo spread è ancora alto
Sondaggi - lunedì 28 Aprile, 2014
Se un sentimento europeo è parte significativa del nostro sistema identitario, tuttavia la fiducia espressa nei confronti delle istituzioni non raggiunge un livello elevato, anzi. Emerge in modo evidente uno spread fra il senso di appartenenza e la stima loro attribuita. Che, peraltro, è ancor più stridente nei confronti degli ambiti nazionali rispetto a quelli europei. Nessuna delle istituzioni proposte al vaglio degli italiani interpellati supera il 50% dei consensi. La fiducia nei confronti dell’UE si ferma al 47,0%, il Parlamento europeo si attesta al 42,1% e la Banca Centrale Europea al 36,8%. Peggio, per i rispettivi livelli, riescono a fare le istituzioni italiane: lo Stato si colloca al 25,2%, superato di poco dalla Banca d’Italia (27,6%), ma con il Parlamento solo all’11,5% di fiducia. È interessante osservare come la fiducia nelle istituzioni europee sia proporzionalmente collegata a un’appartenenza territoriale più ampia, mentre quella verso le istituzioni nazionali sia sostanzialmente omogenea. Come a dire che la (s)fiducia nazionale è diffusa e pervasiva, mentre a un grado di identità territoriale più aperta corrisponde un maggior livello di stima nei confronti delle istituzioni sovranazionali.
Gli italiani esprimono un’appartenenza territoriale plurale, sicuramente nazionale e anche con una spiccata identità europea. Ma tra identità e fiducia nelle istituzioni esiste uno spread elevato. Lo spread finanziario dell’Italia è stato fortemente ridotto in questi anni. Quello immateriale della fiducia non è però meno importante da recuperare: verso le istituzioni europee, ma ancor di più verso quelle italiane.